Pratiche fitosanitarie
1 Borlotto
Gestione fitosanitaria
Al fine di ottimizzare l’uso dei prodotti fitosanitari per la gestione dell’antracnosi, evitare trattamenti calendarizzati ma verificare l’effettivo rischio di infezione tramite i bollettini resi disponibili giornalmente al link: http://conserveitalia2019.uni-box.it/pdf/.
I bollettini presentano sia una mappa del rischio di infezione complessivo a livello regionale, sia grafici specifici per ogni comune, con l’andamento del rischio di infezione nel periodo riferito a ±2 giorni rispetto alla data di emissione del bollettino (vedi Allegato A). Al fine di aumentare la fruibilità del servizio, nel corso del 2020 il servizio verrà reso disponibile tramite smartphone.
Adattamento ai cambiamenti climatici nel medio termine
Per quanto riguarda le varietà maggiormente utilizzate negli areali di produzione, i risultati dello studio indicano come un anticipo della finestra di semina (fino a 15 giorni) consenta di evitare gli incrementi termici più pronunciati nella fase di riempimento della granella (vedi Allegato B) minimizzando così l’impatto negativo dei cambiamenti climatici sulle rese e sull’efficienza d’uso delle risorse idriche.
L’analisi ha inoltre evidenziato come l’adozione di nuove varietà migliorate sia anch’essa una strategia di adattamento fondamentale. In particolare, risulta rilevante una maggiore efficienza di utilizzo della radiazione luminosa durante la fase vegetativa e riproduttiva, nonché un aumento della durata della fase di riempimento e maturazione della granella, accompagnata da una persistenza fogliare maggiore. Queste caratteristiche compensano infatti gli effetti dell’incremento termico atteso negli scenari futuri (soprattutto nei mesi di giugno e luglio, vedi Allegato B) che determina una precoce senescenza dell’apparato fogliare e una riduzione complessiva della durata della fase di riempimento della granella (dato da accumulo di tempo termico più rapido). Le variazioni termiche e pluviometriche attese negli scenari futuri rendono inoltre vantaggiosa la scelta di varietà caratterizzate da una maggiore tolleranza agli stress idrici e un maggiore adattamento alle alte temperature.
Riassumendo:
- • Prevedere un anticipo della finestra di semina (fino a 15 giorni) al fine di evitare gli incrementi termici più pronunciati nella fase di riempimento della granella
- • Adottare varietà più adatte rispetto al contesto climatico atteso, ovvero caratterizzate da:
- - Maggiore efficienza fotosintetica
- - Durata del periodo di riempimento della granella maggiore
- - Maggiore tolleranza allo stress idrico e alle alte temperature
Una prima analisi indica come la linea 17B921 sia tra le più adatte agli scenari climatici attesi nel medio termine (2040) e come la varietà Taylor si collochi comunque tra le prime dieci.
2 Pisello
Gestione fitosanitaria
Al fine di ottimizzare l’uso dei prodotti fitosanitari per la gestione delle infezioni da peronospora, evitare trattamenti calendarizzati ma verificare l’effettivo rischio di infezione tramite i bollettini resi disponibili giornalmente al link: http://conserveitalia2019.uni-box.it/pdf/.
I bollettini presentano sia una mappa del rischio di infezione complessivo a livello regionale, sia grafici specifici per ogni comune, con l’andamento del rischio di infezione nel periodo riferito a ±2 giorni rispetto alla data di emissione del bollettino (vedi Allegato A). Al fine di aumentare la fruibilità del servizio, nel corso del 2020 il servizio verrà reso disponibile tramite smartphone.
Adattamento ai cambiamenti climatici nel medio termine
Per le varietà maggiormente utilizzate negli areali di produzione, i risultati dello studio indicano come un anticipo della finestra di semina (circa 15 giorni) risulti vantaggioso al fine di evitare la fase di riempimento della granella nei mesi di massimo incremento termico (giugno e luglio in particolare, vedi Allegato B).
Inoltre, l’analisi ha evidenziato come la scelta di varietà migliorate per tratti legati alla fenologia sia una strategia importante per garantire la produttività del pisello da industria anche negli scenari di cambiamento climatico. In particolare, risulta particolarmente vantaggiosa la scelta di varietà che presentino una richiesta di tempo termico per raggiungere la fioritura più contenuto, che si traduce in una fioritura e inizio riempimento della granella anticipati. Ciò consente di evitare l’occorrenza della fioritura e della formazione dei frutti in concomitanza degli incrementi termici più pronunciati (vedi Allegato B).
La necessità di anticipare l’inizio della fase riproduttiva rende importante (soprattutto per le semine precoci) anche una tolleranza al gelo maggiore e un inizio dello sviluppo rapido della copertura vegetale leggermente posticipato, così da evitare temperature sub-ottimali per la crescita della coltura nel momento di massimo sviluppo vegetativo.
Riassumendo:
- • Prevedere un anticipo della finestra di semina (15 giorni) per evitare gli incrementi termici più pronunciati durante il riempimento della granella;
- • Adottare varietà più adatte rispetto al contesto climatico atteso, ovvero caratterizzate da:
- - Fioritura precoce
- - Maggiore tolleranza alle basse temperature
3 Mais dolce
Gestione concimazione
Al fine di ottimizzare l’impiego dei concimi azotati, si consiglia di integrare il disciplinare di produzione con le indicazioni fornite dall’applicazione PocketNNI (Figura 1) che consente di valutare l’effettivo stato nutrizionale azotato della coltura. Ciò permette di individuare in modo oggettivo situazioni di stress azotato o, al contrario, di consumo di lusso (apporti di N maggiori dei fabbisogni), supportando così la definizione di interventi di concimazione mirati.
Il sistema si basa sulla stima dell’indice di nutrizione azotata (NNI, Nitrogen Nutritional Index), dato dal rapporto tra:
- - la concentrazione di N effettiva (concentrazione di N nella pianta al momento della diagnosi), derivata tramite acquisizione dell’immagine della foglia (Figura 1, step 3)
- - la concentrazione di N critica (concentrazione di N al di sotto della quale la crescita della coltura è limitata dall’N), stimata tramite acquisizione dell’indice di area fogliare (LAI, Figura 1, step 4).
Figura 1. Passaggi per l’utilizzo della app PocketNNI.
1) Schermata di avvio;
2) schermata in cui è possibile impostare il nome dell’appezzamento e il numero di repliche da effettuare;
3) stima della concentrazione di N effettiva tramite acquisizione di immagini della foglia;
4) stima della concentrazione di N critica tramite acquisizione dell’indice di area fogliare (LAI);
5) visualizzazione del valore di NNI calcolato in automatico dalla app, che consente una diagnosi dello stato nutrizionale azotato della coltura. Il passaggio da una schermata alla successiva avviene secondo una procedura guidata, al fine di favorire l’usabilità dell’applicazione.
È in corso di sviluppo una versione avanzata dell’applicazione, in grado di fornire non solo stime puntuali dello stato nutrizionale azotato della coltura ma anche una mappa di stato nutrizionale dell’intero appezzamento al fine di supportare concimazioni a rateo variabile.
Adattamento ai cambiamenti climatici nel medio termine
L’analisi dell’impatto dei cambiamenti climatici nel medio termine sulla produttività e l’efficienza d’uso delle risorse di mais dolce ha evidenziato come un anticipo della finestra di semina (10-15 giorni) apporti dei benefici, in quanto consente di ridurre la quota di ciclo della coltura svolta in mesi caratterizzati dagli incrementi termici più pronunciati (vedi Allegato B).
Inoltre, è fortemente auspicabile l’adozione di sistemi irrigui a maggiore efficienza, al fine di soddisfare almeno in parte le aumentate esigenze idriche della coltura (date dall’aumento delle temperature e da una distribuzione più irregolare delle piogge negli scenari di cambiamento climatico) senza incrementare al contempo l’uso della risorsa idrica.
Lo studio ha poi evidenziato come l’adozione di varietà migliorate per l’architettura della pianta, con foglie più erette (per migliorare l’efficienza d’uso della radiazione a livello di copertura vegetale) e senza eccessivo vigore vegetativo (per evitare consumi idrici eccessivi dati da un’elevata superficie fogliare traspirante) sia fondamentale per mitigare gli effetti negativi dei cambiamenti climatici sulle rese e sull’efficienza d’uso delle risorse. Inoltre è consigliata la scelta di varietà caratterizzate da una fioritura anticipata, per evitare l’antesi e il riempimento della granella nei mesi caratterizzati dalle condizioni termicamente più sfavorevoli (vedi Allegato B).
Riassumendo:
- • Anticipare la finestra di semina (10- 15 giorni);
- • Adottare sistemi irrigui più efficienti;
- • Adottare varietà più adatte rispetto al contesto climatico atteso, ovvero caratterizzate da:
- - un’architettura della pianta ottimizzata (foglie più erette, minore vigore vegetativo)
- - maggiore precocità
4 Pomodoro da industria
Gestione fitosanitaria
Al fine di ottimizzare l’uso dei prodotti fitosanitari per la gestione delle infezioni da peronospora e alternaria, evitare trattamenti calendarizzati ma verificare l’effettivo rischio di infezione tramite i bollettini resi disponibili giornalmente al link: http://conserveitalia2019.uni-box.it/pdf/.
I bollettini presentano sia una mappa del rischio di infezione complessivo a livello regionale, sia grafici specifici per ogni comune, con l’andamento del rischio di infezione nel periodo riferito a ±2 giorni rispetto alla data di emissione del bollettino (vedi Allegato A). Al fine di aumentare la fruibilità del servizio, nel corso del 2020 il servizio verrà reso disponibile tramite smartphone.
Adattamento ai cambiamenti climatici nel medio termine
Per quanto riguarda le varietà maggiormente utilizzate, i risultati dello studio evidenziano come negli scenari di cambiamento climatico attesi nel medio termine (vedi Allegato B) l’anticipo della data di trapianto (15 giorni) apporti dei benefici, in quanto consente di collocare parte del ciclo della coltura in mesi caratterizzati da condizioni termiche più favorevoli (vedi Allegato B).
Inoltre, è fortemente auspicabile l’adozione di sistemi irrigui a maggiore efficienza, al fine di soddisfare almeno in parte le aumentate esigenze idriche della coltura (date dall’aumento delle temperature e da una distribuzione più irregolare delle piogge negli scenari di cambiamento climatico) senza incrementare al contempo l’uso della risorsa idrica.
I risultati evidenziano anche come l’adozione di varietà migliorate, caratterizzate da una minore scalarità nello sviluppo dei frutti e da una maggiore durata del periodo di riempimento della bacca (per compensare gli effetti negativi dati da un accumulo di tempo termico più rapido a causa dell’aumento delle temperature), sia fondamentale per mitigare gli effetti negativi degli incrementi termici attesi nel medio termine sulla produttività del pomodoro. Inoltre, è fortemente consigliata la scelta di varietà con una maggiore tolleranza alle alte temperature e allo stress idrico.
Riassumendo:
- • Anticipare i trapianti, per evitare almeno in parte i mesi caratterizzati dalle condizioni più sfavorevoli dal punto di vista termico;
- • Adottare sistemi irrigui più efficienti;
- • Adottare varietà migliorate caratterizzate da:
- - Minor scalarità nello sviluppo dei frutti
- - Maggior durata del periodo di riempimento dei frutti
- - Maggiore adattamento alle alte temperature e tolleranza allo stress idrico